La Motonautica è un po’ la mia casa, ho iniziato a lavorarci sin da quando studiavo all’università e di strada ne abbiamo fatta tanta come settore tennis, soprattutto perché ci troviamo in una piccola città. Ma non è solo una questione di numeri, bensì di impegno quotidiano e metodo di lavoro che ha portato negli anni, per esempio, la squadra agonistica maschile dalla serie D alla serie A1! Attualmente oltre a questa compagine (che adesso si attesta in serie A2) formata principalmente da ragazzi cresciuti nel circolo, ci sono una squadra maschile ed una femminile in serie C e tantissime a livello under.
Il settore agonistico vanta circa 30 tra ragazzi e ragazze e quello della scuola tennis circa 100 bambini, di cui alcuni già seguiti dai centri periferici regionali ed in rampa di lancio per allenamenti e programmazioni mirate alle gare.
La preparazione fisica del tennista è molto specifica perché la componente tecnica è fondamentale (anche dal punto di vista degli spostamenti e delle catene cinetiche) perciò il lavoro atletico in palestra ed in campo ne deve tenere parecchio conto, per quanto mi riguarda. Più l’atleta cresce e consolida il suo modo di giocare più si va nello specifico per esaltarne il gioco e la tattica. A livello giovanile invece gli obiettivi sono tantissimi e lo sviluppo della coordinazione oculo-manuale, capacità di anticipazione e visione periferica mi permette di sbizzarrirmi con proposte di esercizi ed allenamenti molto coinvolgenti.
Durante il periodo della crescita, in alcuni casi specifici anche dai primissimi anni, è fondamentale approcciare e instaurare progressivamente un protocollo posturale e di compensazione che tenga conto delle sollecitazioni che il corpo del tennista andrà ad avere progredendo con l’attività, di modo che la salute sia mantenuta e la performance sia ottimizzata.
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